BUDAPEST, Dicembre 2005
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“Ho deciso quindi di scrivere queste brevi righe, su argomenti diversi dai soliti, per cercare di farvi partecipi, in piccola misura, di questa mia bella esperienza.
Budapest possiede fascino incredibile, capace di rapire tutto te stesso in questa visione che rimarrà impressa nella mente. Sai che sarà così, specialmente quando sull’aereo del ritorno parlerai con i compagni di viaggio dei bei momenti passati.
E della meraviglia di essersi trovati nella culla di una raffinata cultura, strappata da un regime totalitario per troppo tempo alla casa naturale, l’Europa occidentale…”
<p><p>Alcuni giorni passati in una grande capitale straniera non possono certo essere significativi per una attenta analisi di un paese. Possono comunque servire per osservare, carpire l’umore, lo stato di vitalità delle persone. Tutto, ovviamente, interpretato attraverso i propri occhi, quindi da una prospettiva soggettiva.
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Budapest è da sempre una capitale europea, crogiolo di idee e cultura. Basta osservarla dall’ alto del Palazzo Reale, sul lato del Danubio chiamato Buda, coperta di neve. Un fascino incredibile, capace di rapire tutto te stesso in questa visione che rimarrà impressa nella mente. Sai che sarà così, specialmente quando sull’aereo del ritorno parlerai con i compagni di viaggio dei bei momenti passati.
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<p>Il Palazzo Reale è una costruzione imponente, che domina la città. Trasmette al visitatore l’idea di trovarsi nella culla di una raffinata cultura, strappata da un regime totalitario per troppo tempo alla casa naturale, l’Europa occidentale.
Dalle deliziose mura intorno alla parte nord occidentale del Palazzo lo sguardo viene calamitato dal Parlamento ungherese, il più grande dopo quello britannico. Lì, in riva al Danubio, sembra esserci stato piazzato dalla natura.
L’interno stupisce, sia per la ricchezza architettonica e artistica, sia per la storia che racchiude.
Non essendo un esperto di arte e dintorni, non posso darvi informazioni tecniche. Per queste basta una breve ricerca in rete e la vostra curiosità troverà ampia soddisfazione.
La mia altra grande curiosità riguardava le persone ungheresi. Spesso vengono descritte come fredde e non aperte. Personalmente ho avuto un’esperienza diversa. Dovunque mi sia recato, dal ristorante rinomato alla baracchetta di verdura grigliata e salsiccia alla paprika, dalla caffetteria stile Starbucks alla bancarella di gadget, dal cafè ultramoderno all’ interno dell’ immenso centro commerciale alla ragazza che incontri alle cinque di mattina a cui, leggermente brillo, rivolgi un gentile apprezzamento in un inglese biascicato, l’esperienza è stata più che positiva.
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Il gentilissimo maitrè del ristorante che, scusandosi per l’attesa di qualche minuto per il tavolo ti offre un bicchiere di ottimo Tokaji e parla entusiasta del suo viaggio in Italia molti anni fa, è veramente galvanizzante.
La ragazza che incontri alle cinque di mattina sul marciapiede della città, a cui rivolgi uno stentato e alcolico 'You are a beautiful girl!' e, sorridendo amabilmente ti risponde 'Thank you, have a nice time in Budapest!' ti fa innamorare di questa città (oltre che di tutte le stupende ragazze ungheresi che incontri per le strade!).
Nelle persone locali in giro non trovi grande differenza con quelle che vedi, ad esempio, a Milano. Così come inaspettata è stata la verifica del parco auto ungherese: delle vecchie Trabant veramente pochissime, molte invece le suv tipo BMW X5, Mercedes ML e Land Rover! La visione poi di un Hammer totalmente nero con la targa costitutita da quattro lettere , 'BOSS', è stata sorprendente!
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Avrete capito che la mia visione è molto di parte: mi sono letteralmente innamorato di questa città.
Ho deciso quindi di scrivere queste brevi righe, su argomenti diversi dai soliti, per cercare di farvi partecipi, in piccola misura, di questa mia bella esperienza.
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</i>J. Landi
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