Dove eravamo rimasti?
Siamo lieti finalmente di riaprire Ultima Thule con una veste ed un motore completamente rinnovati...Ci lasciamo alle spalle tante disfunzioni del passato per iniziare ad affacciarsi al web2.0. Certo che di strada ne abbiamo fatta...
Accorgersi di essere riusciti ad arrivare fin qua senza un aiuto economico, senza appoggi esterni, senza regali, ma solo con le nostre gambe è la ricompensa più grande; riassume la nostra essenza, riassume quello che noi abbiamo sempre profetizzato: prendi un'idea e inizia a lavorare per realizzarla.
Quando avrai tempo per voltarti ti renderai conto che sei andato molto lontano, tanto da non vedere più quasi il punto da dove eri partito.
Non solo la grafica ma anche lo spirito è diverso. Ricominciamo questo 2008, dopo una piccola assenza, con l'idea di fare sul serio. Non che fino a questo momento si sia scherzato, intendiamoci, ma vogliamo dare a questa rivista una struttura molto più articolata degna di quell'organo che punta ad essere un riferimento per tutte le persone libere di Destra.
Libere da cosa?
..Libere come aspirazione: perchè su ogni piano noi parliamo di un uomo finalmente capace di autodeterminarsi. Vogliamo quindi continuare denunciare le oppressioni nei confronti dei diritti dell'individuo, le oppressioni economiche, le oppressioni verso la speranza e la fiducia nel domani in una società sempre più pericolosa, violenta e senza merito, che ci sta sottraendo lentamente il nostro futuro.
..Libere da pregiudizi: non siamo 'buonisti' e mai lo saremo. Ci piace dire le cose come le pensiamo e come le pensate voi, senza quel filtro con cui la nostra società benpensante e, permettetemi, ipocrita ha edulcorato qualsiasi posizione ed idea. Per giudicarci quindi non fermatevi alla prima riga: non sarà mai quella che vi aspettate, ma arrivati all'ultimo capitolo forse vi accorgerete che ne è valsa la pena.
..Libere da schemi ed etichette; perchè a noi le definizioni degli altri stanno strette. Non esiste il manuale del buon pensatore e i breviari del pensiero laico li lasciamo a chi ancora vive in un secolo passato, a chi si preoccupa di quello che deve pensare e non di pensare.
Crediamo pero in una società che ha il coraggio di schierarsi e prendere posizione. Per questo ci definiamo di Destra, nel senso più generico possibile: perchè riteniamo che questa sia la casa politica e culturale delle nostre idee e non abbiamo paura di dirlo.
Ma non abbiamo padroni, se non noi stessi. Non rispondiamo a logiche e interessi di singoli e di partiti, di correnti o di furbetti. Ognuno di noi ha il proprio passato, la propria storia, la propria appartenenza, ma non è per i nostri tornaconti personali che abbiamo creato questo strumento.
Ecco, se credete in tutto questo, se avete creduto fino ad ora nella nostra battaglia e nella nostra informazione, è giunto il momento di intraprendere un percorso nuovo insieme a noi; perchè UT 2.0 vuol dire anche cominciare a dare voce direttamente a voi e allargare la nostra famiglia.
Ringraziamo tutti coloro che fino ad oggi ci hanno seguito, tutti quelli che hanno aspettato con fiducia la nuova versione, tutti quelli che hanno sopportato le nostre piccole disfunzioni.
Vi chiediamo un po' di pazienza in questi primi tempi di collaudo della nuova versione e ci scusiamo fin da ora per qualche disagio che potrebbe verificarsi in questa fase di set-up.
C.Z.
PS Dopo il bell'editoriale di Cosimo solo un ringraziamento da parte mia a tutta la redazione di UT. Ragazzi giovanissimi ma "tosti" e preparati come raramente si incontrano a giro: proud of you! Quindi un ringraziamento speciale a Chiara, per la bella grafica che ci ha regalato e i tanti consigli. Infine, una grande standing ovation a Cosimo, per aver costruito con tanta passione e notti in bianco, le mura, le fondamenta e gli impianti di questa nostra nuova, bellissima, casa. David
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