I CINESI VIOLANO I DIRITTI UMANI
I nostri assessori alla provincia fanno continui viaggi in quel di Wenzhou per rafforzare un gemellaggio con una città cinese di sei milioni di abitanti, che non ha niente a che spartire con noi se non per i migliaia di immigrati che ci spedisce ogni anno e che non fanno altro che gettare nel degrado vaste aree di Prato.<p>Tra il coro di proteste per questo gemellaggio inammissibile, si alza anche la voce di “Toscana Libertaria” che denuncia come, proprio nella città con cui la nostra amministrazione di sinistra si è voluta ostinatamente gemellare, contro il parere di tutti e contro il buon senso, si violino i più elementari diritti umani.
“La municipalità di Wenzhou ospita la più numerosa comunità cristiana in Cina, circa 320.000 persone. Tanto da essere definita la “Gerusalemme cinese”. Questa comunità viene costantemente e violentemente perseguitata dalle autorià locali, i fedeli e i sacerdoti sono sottoposti a pressioni affinchè aderiscano alla “Chiesa Patriottica” controllata dal regime comunista cinese.
La guida spirituale della diocesi di Wenzhou, il vescovo Lin Xili, è stato arrestato e rilasciato pochi mesi or sono all’età di 82 anni, dopo aver già scontato circa 20 anni di galera per essersi rifiutato di aderire alla “Chiesa Patriottica” ed essere rimasto fedele al Papa.
E’ ancora detenuto il sacerdote cattolico Padre Jiang Sunian, arrestato, insieme con altri sei sacerdoti, e condannato il 20 maggio 2000 a sei anni di carcere per aver stampato e distribuito Bibbie ed altro materiale religioso. Di Padre Jiang Sunian, arrestato a Wenzhou su ordine delle autorità locali, con cui la nostra amministrazione sta stringendo “proficui” (infami n.d.r.) contatti, non si hanno fino ad oggi altre notizie.”
Dato che ormai questo gemellaggio è stato compiuto, contro il parere di tutti, sarebbe bene che si richiedesse, altre ad altri immigrati, anche diritti umani per chi non ne ha perchè represso dal regime comunista. Non vorremmo che il modello di società, tanto caro alla sinistra post-comunista e ai loro amici cinesi, venisse esportato anche qua! La strada che si è imboccato non vi è lontana. Gli ormai pochi abitanti italiani della Chinatown pratese non sono forse dei perseguitati in patria?</p>
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