Italia Libre!
Finalmente. Finalmente ci siamo liberati di quel pessimo governante che corrispondeva al nome di Prodi Romano, inclusa la banda Visco & Padoa Schioppa.
Come previsto il Senato, dopo una giornata su filo del rasoio, non ha rinnovato la fiducia al governo.
L’Udeur di Mastella ha abbandonato l’Unione, insieme ai diniani e al senatore Fisichella, già aennino, poi eletto nelle liste della Margherita.
In spiccioli, sono 161 voti contrari alla fiducia contro 156 favorevoli. Il risultato è: Prodi a casa. Fine della corsa.
Il sollievo per essersi sbarazzati di questa banda di tassatori non è poca cosa.
Adesso, un solo grido: elezioni! Elezioni subito!
Il bilancio di Prodi è semplicemente disastroso: aumento della pressione fiscale, politica estera equivoca e da 'italietta', interventi economici in totale contrasto con i veri bisogni dell’Italia e degli italiani, dilatazione dell’intervento pubblico, decisione demagogiche come l’ultima trovata di 'mister prezzi', il vigilantes che dovrebbe andare per mercati ad assicurarsi che i prezzi siano buoni e giusti.
Spazi per governissimi o governi tecnici non ne vediamo. E, sinceramente, questa opzione cozzerebbe con i nostri principi: il governo lo scelgono i cittadini. In caso di elezioni anticipate tutti i sondaggi d'opinione prevedono una schiacciante vittoria del centrodestra. Vogliamo subito dire che questo non rappresenta il punto principale del nostro ragionamento. Infatti, dopo la gioia per la cacciata di Prodi, vogliamo sapere: cosa ci propone il centrodestra? Ci propone un governo rivoluzionariamente liberal-liberista o una riedizione della scorsa legislatura berlusconiana? Il centrodestra riuscirà a proporre agli italiani un'alternativa di cambiamento come, nel 2001, rappresento il 'Contratto con gli italiani' firmato da Berlusconi?
L' ex 'Casa delle Libertà' puo raccogliere questa ghiotta opportunità. Cari esponenti del centrodestra, svegliatevi: questa è l' ultima chiamata. Se, una volta al governo dopo un accordo pre-elettorale, ricadrete nella spirale delle 'verifiche' e delle 'discontinuità' dovrete barricarvi, perchè i vostri elettori vi rincorrerranno per le strade.
Un accordo su pochi punti, 10 al massimo, per cambiare il sistema Italia, una volta per tutte. Qualche esempio vogliamo, modestamente, proporlo: privatizzazione della Rai; riforma fiscale con due aliquote Irpef (Ires); abolizione dell'Irap; adozione della proposta di un liberista come Carlo Stagnaro, ovvero la semplificazione della dichiarazione dei redditi per i dipendenti rendendo non necessario il ricorso ai CAF, cui non sarebbe più dovuto nessun finanziamento statale; privatizzazione delle ferrovie, delle poste; eliminazione delle province; attuazione di un vero federalismo, compreso il federalismo fiscale; riduzione della presenza dello Stato nella società in tutti i modi possibili (abolizione dei finanziamenti al cinema, alla carta stampata, ecc.).
Sono solo alcuni spunti. Il centrodestra puo puntare su uomini di assoluto valore come Benedetto Della Vedova, Antonio Martino, Maurizio Sacconi e Daniele Capezzone. Persone come Roberto Castelli e Roberto Maroni, tra i migliori ministri del passato governo Berlusconi. Personalità da 'buttare nella mischia' per ottenere risultati concreti. Lo faccia accidenti!
Vogliamo poi raccomandare a tutti gli esponenti del centrodestra di fare propria una visione d'insieme per l'azione di governo che possa guidarli lungo un binario preciso: la libertà economica (e non solo) che manca agli italiani.
Per questo obiettivo possono attingere ad un pensatoio invidiabile, nuovo e preparatissimo: l'Istituto Bruno Leoni.
Le idee hanno una conseguenza e la politica ha più che mai bisogno di quelle idee che tentano di trovare una soluzione, quelle idee che la politica ed i suoi esponenti non sono più in grado (se mai lo sono stati) di proporre.
Libertà, responsabilità, opportunità. Quanto prima. Altrimenti correte a nascondervi. Come ha dovuto fare il signor Prodi Romano da Bologna.
J.Landi
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