Mutatis mutandis
<img src=”http://www.ultimathule.it/images/articoli/normandia.jpg” align=left height=300 width=400>Come avrebbero commentato i nostri attuali media lo sbarco in Normandia del ‘44?
Un breve racconto quasi di fantasia che fa riflettere su come gli organi d'informazione stiano cercando di far passare un unico messaggio.. </br> </br>
"E' evidente come il generale texano Dwight D. Eisenhower abbia sottovalutato
il nemico. Ha sbagliato i piani. Il build up militare con gli alleati
inglesi è durato sei mesi, durante i quali sono state concentrate forze di
fanteria, navali e aeree per colpire il nemico di sorpresa. Ci avevano detto
che sarebbe stata un'operazione nuova, con armi tecnologicamente
avanzatissime. Eppure il primo lancio dei D-D Tanks del 741esimo battaglione
corazzato, i carri da sbarco anfibio, è stato un disastro clamoroso. Una
volta in mare, ventisette cosiddetti veicoli intelligenti sono affondati
miseramente, con dentro i soldati alleati.
L'approssimazione dei generali alleati ha portato a un repentino cambiamento
dei piani d'attacco. Le operazioni sono state sospese per un giorno,
nonostante fossero già iniziati i bombardamenti sulle linee nemiche. Lo
sbarco dei reggimenti della Prima e della 29esima divisione della fanteria
americana e dei Ranger britannici è stato molto più difficile del previsto.
La prima ondata di forze angloamericane è sbarcata alle 6 e mezzo del 6
giugno 1944. Una volta a terra le forze alleate hanno scoperto che i
bombardamenti aerei e navali non avevano per niente scioccato la difesa
tedesca nè sgomentato la resistenza nazista. E questo perchè la maggior
parte dei bombardamenti alleati aveva fallito i bersagli.
A metà mattinata, le condizioni degli alleati a Omaha Beach erano così
disastrose che il generale americano, Omar Bradley, ha considerato l'ipotesi
di ritirare le truppe, per farle sbarcare da qualche altra parte.
L'operazione sembrava fallita, tanto che alcuni sergenti sul campo hanno
urlato agli uomini di scappare in fretta, chè sulla spiaggia sarebbero
rimasti soltanto i morti e quelli che volevano morire.
Alla fine del primo giorno Omaha non è stata conquistata, solo quattro
giorni dopo gli alleati hanno consolidato le posizioni sulla costa. Ma Caen
non è caduta. Gli inglesi hanno lanciato il primo assalto alla città cinque
giorni dopo lo sbarco, ma sono stati respinti in combattimenti durati 48
ore. Gli alleati si sono fermati. Che umiliazione! Un secondo tentativo
britannico di isolare Caen è stato fermato, nei giorni fra il 13 e il 17
giugno. I francesi non si sono affatto ribellati. Eppure le teste d'uovo di
Washington avrebbero dovuto prevederlo, no? Il bilancio è di migliaia di
civili morti, antichi villaggi distrutti e nessun segno di rivolta ebraica
ad Auschwitz.
Anche il terzo tentativo di prendere Caen è fallito, tra il 18 e il 20
giugno. La guerra sta andando male, sul terreno sono rimasti 400 mila
uomini, e i nazisti non hanno ancora usato la famigerata "arma segreta" che
tanto preoccupava gli alleati. Si fossero preoccupati di preparare un piano
credibile, sarebbero già a Parigi invece che impantanati in Normandia (fino
al 12 agosto). A Berlino, tra l'altro, i tedeschi stanno ancora con il
Führer, mentre Parigi non è affatto insorta alla notizia dello sbarco
alleato. E c'è già chi dice di stare nè con Ike nè con Pètain."
Cronaca dello sbarco in Normandia, 6 giugno 1944/12 agosto 1944 se
l'avessero raccontata oggi i giornali italiani.
Christian Rocca
da http://www.ilfoglio.it/camillo/
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