Apocalipse now
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“LA SPIRALE DELLA FOLLIA”
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Regia: Francis Ford Coppola
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USA 1979
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Attori: Robert Duvall, Laurence Fishburne, Martin Sheen, Marlon Brando, Sam Bottoms, Harrison Ford, Frederic Forrest
<p>Il film è ambientato in Vietnam, durante la guerra. Il colonnello Kurtz, dell'esercito americano sezione aviotrasportati ha creato un microcosmo nella giungla cambogiana dove viene adorato dagli autoctoni come un vero e proprio dio.
Protetto dalle sue truppe scelte e guidato da una autentica follia si rende protagonista di orrori e violenze in modo deliberato sulla popolazione locale a lui sottomessa.
I vertici dell'esercito americano vengono a conoscenza del fatto e incaricano il capitano Willard, dei servizi segreti, di eliminare il delirante colonnello. Willard si rende conto della grave situazione soltanto quando entrerà nel fantomatico regno di Kurtz, dopo essere stato testimone della follia omicida di un altro colonnello (Robert Duvall) assetato di sangue innocente.
La missione di Willard culminerà in un meraviglioso tete à tete cinematografico tra Marlon Brando e Martin Sheen che sancisce uno dei film più belli e profondi della cinematografia mondiale.
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Apcalypse Now (anche nella versione 'Redux' del 2001), si presenta come un film di guerra, ma non lo è affatto.
Il capolavoro di Coppola sembra più che altro un viaggio tortuoso attraverso i meandri più nascosti della follia umana.
La missione di Willard rappresenta la presa di coscienza di un uomo dell'orrore, della violenza cieca che puo scaturire dalla mente umana.
Willard raggiunge Kurtz per ucciderlo, ma in realtà tutte le oscenità viste durante la missione mettono in grave difficoltà il suo senso di giustizia. Rispondere orrore con orrore, violenza con violenza?
Il finale emblematico, che lascio pregustare alllo spettatore, ci conferma l'inevitabilità e l'ineluttabilità della violenza come strumento di potere e dell'eterno desiderio dell'uomo di sentirsi dio.
Il tema di questo film, va più che altro cercato dentro ognuno di noi. Una volta spento il televisore, restando in silenzio per qualche minuto, cercate di capire se esiste davvero un male comune che va cancellato oppure è la follia stessa che alberga dentro di noi a dover essere usata nel modo giusto.
Per lottare contro il male del mondo, bisogna saper prima lottare con il male che c'è dentro di noi.
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Gabriele Farolfi</p>
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