L'antifascismo peloso di Fassino e Co.

La tomba di Giacomo Matteotti… per quanto tempo dimenticata dai politici italiani di destra e di sinistra?
Ecco che a un tratto il segretario dei Ds Fassino si ricorda del martire del fascismo e decide di apporre una corona di fiori laddove Matteotti riposa, credendo così di onorarne la memoria.
Peccato che il gesto sia arrivato all’indomani delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi allo Spectator - La Voce di Rimini.
L’antifascismo è un valore da sbandierare contro una parte dell’attuale classe dirigente italiana?
Oppure sarebbe bene non strumentalizzare la storia e assicurare ai morti delle aberrazioni politiche del 900’ una pace non smemorata ma silenziosamente viva?<p>Evidentemente per la sinistra italiana è l’ora di alzare cortine ideologiche (quando la storia ha abbattuto il muro delle ideologie), per ribadire che loro sono “i buoni”, loro “i belli”, e via dicendo.
Sia chiaro: il paragone tra Saddam e Mussolini proposto dai giornalisti inglesi a Berlusconi non sta in piedi perchè non si possono prendere pezzi di storia, svuotarli del loro rispettivo significato, metterli accanto in un calderone non ben precisato.
E’altrettanto palese l’errore di Berlusconi, caduto ingenuamente in una trappola tesa a sommo studio da giornalisti che scrivono per quotidiani di orientamento sinistroide.
Quanto al merito delle sue dichiarazioni, a mio avviso non puo che essere criticabile il giudizio sulle zone di confino paragonate a villaggi vacanze, non puo che essere esecrabile la sostanziale assoluzione del regime autoritario fascista.
Dovremmo pero tenere presente il dialogo complessivo svoltosi tra il presidente del consiglio e i giornalisti e accertare se le frasi di Berlusconi sono state estrapolate da contesti più ampi.
Rimane poi la macchia di un’opposizione che aspetta al varco la prima occasione per squalificare moralmente e politicamente una maggioranza che ha dimostrato (ma non c’era bisogno) di saper governare, mantenendo in alta considerazione il ruolo del parlamento.
Se dovessimo fare l’elenco dei decreti-legge dei governi di centrosinistra verrebbe fuori una lista interminabile.
E’ lecito che un governo faccia uso dei decreti-legge, ma non in maniera eccessiva, andrebbe a discapito delle camere.
Ecco, il centrodestra ha lasciato al parlamento i suoi spazi per legiferare su vari temi.
In questo poi consiste il vero senso di democrazia, cioè nel garantire il funzionamento di un organo costituzionale secondo le finalità per le quali è stato progettato.
E’ inutile riempirsi la bocca di parole, colpire con anatemi gli avversari politici (sotto questo aspetto anche nel centrodestra dovremmo fare un esame di coscienza) se alla prova concreta dei fatti si dimostra la totale ignoranza della costituzione e del suo regolamento.
Un altro fronte su cui riflettere sarebbe quello della divisione dei poteri legislativo, esecutivo, giudiziario: da parte di qualche magistrato negli ultimi tempi si è verificata una preoccupante invasione di campo.
Fassino & Co. non hanno aperto bocca: non viola la costituzione italiana il magistrato (Borrelli) che informa il presidente della repubblica (Scalfaro) sull’imminenza di un avviso di garanzia rivolto al presidente del consiglio Berlusconi (1994, avviso di garanzia recapitato al premier con il G7 di Napoli in corso), prima che lo stesso capo del governo venga a conoscenza della notifica giudiziaria?
Dunque meno chiacchere, meno antifascismo peloso, più amore vero per la costituzione italiana.
Se ognuno dovesse riflettere sui propri atteggiamenti antidemocratici, non finiremmo di pensare…
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Winston</p>