Pazzi con le armi...


<p>I recenti fatti di cronaca che hanno sconvolto la penisola in questi giorni, dovrebbero stimolare una riflessione su come in Italia sia facile entrare in possesso del porto d’armi. Soggetti privi di stabilità psichica vengono tranquillamente autorizzati, da chi di dovere, a fare uso di pistole, fucili e quant’altro.<p> I casi dei pazzi armati che hanno compiuto le stragi di Catania e Milano, ci ammoniscono drammaticamente sulla scarsa severità delle procedure che permettono ad un individuo l’acquisto di armi. E’ vero, puo capitare che il richiedente il porto d’armi non dia segnali di demenza al momento della visita medica, tesa a stabilire l’idoneità psichica del soggetto. Ma credo si tratti di casi isolati. Il primo abbozzo di conclusione quindi induce a sperare che siano potenziati i controlli sullo stato di salute dell’individuo intenzionato ad armarsi. Secondo punto, forse ancora più importante del primo: ogni cittadino ha il dovere di segnalare alle autorità elementi che potrebbero diventare pericolosi per sè e per gli altri. Questa responsabilità sta a noi in quanto comunità. Troppo spesso infatti tiriamo avanti per la nostra strada, senza badare a chi ci vive accanto, noncuranti della sofferenza di quelli che se la passano peggio di noi. L’indifferenza di cui è intrisa gran parte della società consumistica nella quale siamo cresciuti, per lo più sani e benestanti (cio naturalmente non è motivo di colpevolezza), è una delle madri di queste tragedie. E’ necessario percio agire su due fronti, quello dei controlli medici più serrati e quello non meno concreto dei rapporti interpersonali più solidali, altrimenti i pazzi continueranno ad armarsi e le stragi di innocenti si ripeteranno. Cerchiamo di affrontare il problema alle radici e di prevenirlo. Winston </p>