Pessimo inizio
In Italia, lo sappiamo, la filosofia è quella del tirare a campare, proprio come ha dichiarato la Iervolino qualche giorno fa, non ricordo al corrispondente di quale tg, 'ehh...non muore nessuno...'.
Riprenderà anche il campionato di calcio e allora i napoletani si scorderanno immediatamente della spazzatura, ci scommetto.
Facciamo un esempio: se negli Usa qualcuno proponesse una tassa sul carburante simile alla nostra i cittadini come reagirebbero?
L'esempio calza a pennello e ci serve per agganciarci all'argomento 'caro petrolio'. Il governo 'serio' per definizione, tramite quel genio di Bersani, decide di convocare al ministero delle attività produttive i petrolieri italiani. Insomma, ci assicura il governo, redarguiremo noi ben bene quei cattivoni delle multinazionali (cattive per definizione!) petrolifere! Mica possono fare affari sporchi alle spalle dei poveri consumatori... e tutti gli italiani ad applaudire la banda governativa!
Siamo al livello di buffonata quasi come sull'istituzione di 'mister prezzi'!
Riflettiamo un attimo: il governo sul prezzo della benzina riceve sotto forma di tasse circa il 50% del prezzo alla pompa e richiama con tono da predica le compagnie petrolifere le quali, per la stessa quantità di euro/litro che lo stato intasca senza fornire NULLA al consumatore, ci forniscono il carburante per i nostri veicoli, per la nostra libertà di movimento!
Il senso del ridicolo di Bersani, Prodi & C. puo trasmettere altro, se non pessimismo?
Da conservatori abbiamo sempre paura di 'buttare il bambino con l'acqua sporca' ma, attualmente, non vediamo nessuna cura efficace che non sia una tabula rasa totale.
L'ultima novità è l'innalzamento delle tasse sui risparmi dei cittadini, chiamati ideologicamente 'rendite finanziarie', investiti in titoli come i Bot. Chi sono i possessori di Bot? Su chi si abbatteranno le principali conseguenze di questo aumento di tasse? Sulla classe medio-bassa della popolazione, altro che 'rendite finanziarie', termine usato volontariamente per ingannare i cittadini facendo pensare a chissà quali patrimoni 'finanziari'.
Non ci resta che rifocillare il nostro spirito e la nostra mente scoprendo inaspettati pensatori della 'destra' libertaria, pure un po' anarchica, che scaldano i cuori di noi, forse visionari ricercatori della libertà e del buon senso dell'uomo comune, oramai scomparso nei palazzi della politica italiani.
Allora lasciateci assaporare della musica giusta per chi, ogni giorno, deve sentire fiumi di retorica e di assurdità.
Riportiamo alcune riflessioni di John Milius, il grande regista americano di film come 'Un mercoledì da leoni' :
'Vedo tutti questi controlli, tutte queste regole, che stanna calando su di noi: corsie divisorie, limiti di velocità, niente fuochi d'artificio il 4 luglio, orari per le famiglie alla tv, pressioni contro i giocattoli bellici. Protezione dai cattivi istinti. E' un modo di effemminare gradualmente la nazione affinchè possa essere intimidita e conquistata dai totalitaristi. In fondo al cuore io sono un anarchico di destra: non ho programmi costruttivi, perchè ogni programma puzza di governo, di sistema. Meno organizzazione c'è, meglio è". Milius al potere, verrebbe da dire.
Ma, fortunatamente, non è finita qui. Sentite: 'I liberal vorrebbero averti passivo, gli piace che tu sia passivo e ti conformi alle loro regole. Quello che non possono sopportare sono le cose imprevedibili e selvagge. Tutti questi liberal che vogliono salvare l'ambiente e gli animali: quante stronzate. Se rimanessero davvero a contatto con gli animali, non potrebbero resistere. A me invece piace quello che c'è di selvaggio e di autodistruttivo nell'uomo. Amo l'idea che l'uomo sia così avido da provare a tirar fuori dalla terra, e poi fottersi la vita. Mi piace l'energia viziosa. Sono orgoglioso della mia razza: non la razza bianca, ma la specie umana'.
Parole che rappresentano un faro di speranza e, da un regista la cui compagnia di produzione adotta il motto 'Civitas sine prudentia', una sorta di 'Irresponsabilità sociale'. Non potevamo aspettarci di meglio.
J.Landi
Ndr
Citazioni di John Milius tratte dal libro 'Fascisti immaginari' di L. Lanna e F. Rossi, ed. Vallecchi.
Riprenderà anche il campionato di calcio e allora i napoletani si scorderanno immediatamente della spazzatura, ci scommetto.
Facciamo un esempio: se negli Usa qualcuno proponesse una tassa sul carburante simile alla nostra i cittadini come reagirebbero?
L'esempio calza a pennello e ci serve per agganciarci all'argomento 'caro petrolio'. Il governo 'serio' per definizione, tramite quel genio di Bersani, decide di convocare al ministero delle attività produttive i petrolieri italiani. Insomma, ci assicura il governo, redarguiremo noi ben bene quei cattivoni delle multinazionali (cattive per definizione!) petrolifere! Mica possono fare affari sporchi alle spalle dei poveri consumatori... e tutti gli italiani ad applaudire la banda governativa!
Siamo al livello di buffonata quasi come sull'istituzione di 'mister prezzi'!
Riflettiamo un attimo: il governo sul prezzo della benzina riceve sotto forma di tasse circa il 50% del prezzo alla pompa e richiama con tono da predica le compagnie petrolifere le quali, per la stessa quantità di euro/litro che lo stato intasca senza fornire NULLA al consumatore, ci forniscono il carburante per i nostri veicoli, per la nostra libertà di movimento!
Il senso del ridicolo di Bersani, Prodi & C. puo trasmettere altro, se non pessimismo?
Da conservatori abbiamo sempre paura di 'buttare il bambino con l'acqua sporca' ma, attualmente, non vediamo nessuna cura efficace che non sia una tabula rasa totale.
L'ultima novità è l'innalzamento delle tasse sui risparmi dei cittadini, chiamati ideologicamente 'rendite finanziarie', investiti in titoli come i Bot. Chi sono i possessori di Bot? Su chi si abbatteranno le principali conseguenze di questo aumento di tasse? Sulla classe medio-bassa della popolazione, altro che 'rendite finanziarie', termine usato volontariamente per ingannare i cittadini facendo pensare a chissà quali patrimoni 'finanziari'.
Non ci resta che rifocillare il nostro spirito e la nostra mente scoprendo inaspettati pensatori della 'destra' libertaria, pure un po' anarchica, che scaldano i cuori di noi, forse visionari ricercatori della libertà e del buon senso dell'uomo comune, oramai scomparso nei palazzi della politica italiani.
Allora lasciateci assaporare della musica giusta per chi, ogni giorno, deve sentire fiumi di retorica e di assurdità.
Riportiamo alcune riflessioni di John Milius, il grande regista americano di film come 'Un mercoledì da leoni' :
'Vedo tutti questi controlli, tutte queste regole, che stanna calando su di noi: corsie divisorie, limiti di velocità, niente fuochi d'artificio il 4 luglio, orari per le famiglie alla tv, pressioni contro i giocattoli bellici. Protezione dai cattivi istinti. E' un modo di effemminare gradualmente la nazione affinchè possa essere intimidita e conquistata dai totalitaristi. In fondo al cuore io sono un anarchico di destra: non ho programmi costruttivi, perchè ogni programma puzza di governo, di sistema. Meno organizzazione c'è, meglio è". Milius al potere, verrebbe da dire.
Ma, fortunatamente, non è finita qui. Sentite: 'I liberal vorrebbero averti passivo, gli piace che tu sia passivo e ti conformi alle loro regole. Quello che non possono sopportare sono le cose imprevedibili e selvagge. Tutti questi liberal che vogliono salvare l'ambiente e gli animali: quante stronzate. Se rimanessero davvero a contatto con gli animali, non potrebbero resistere. A me invece piace quello che c'è di selvaggio e di autodistruttivo nell'uomo. Amo l'idea che l'uomo sia così avido da provare a tirar fuori dalla terra, e poi fottersi la vita. Mi piace l'energia viziosa. Sono orgoglioso della mia razza: non la razza bianca, ma la specie umana'.
Parole che rappresentano un faro di speranza e, da un regista la cui compagnia di produzione adotta il motto 'Civitas sine prudentia', una sorta di 'Irresponsabilità sociale'. Non potevamo aspettarci di meglio.
J.Landi
Ndr
Citazioni di John Milius tratte dal libro 'Fascisti immaginari' di L. Lanna e F. Rossi, ed. Vallecchi.
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