Realtà locali: Il problema delle barriere linguistiche

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<p>Il nostro amico Sha Gojyo ci scrive da Bolzano segnalandoci i gravi problemi di disparità di trattamento tra cittadini tedeschi e italiani. Quest’ultimi sempre trattati come minoranza.
Un caro saluto agli amici dell’Alto Adige da parte di tutti noi!
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“…tutti i volantini sono, giustamente, scritti in italiano e in tedesco in modo tale da poter essere letti da tutto l’elettorato.
Tutti, tranne quello dei Freihetlichen (liberali, la destra tedesca) e quello della Volkspartei, attuale partito di maggioranza che punta alla rielezione, che stampano i loro volantini solo in lingua tedesca…
Nel caso di questi ultimi, il tutto è reso ancora più grave da un inquietante “Unser Vaterland Österreich”, cioè “La nostra patria Austria”, che si commenta da solo…”
<p>Alto Adige, Bolzano, tempo di elezioni provinciali. Quotidianamente sommersi da messaggi autogestiti in televisione, dal volantinaggio che intasa la cassetta della posta, dai manifesti per le strade uno accanto all’altro. L’elettorato bolzanino è chiamato, il giorno 26 ottobre, ad eleggere un nuovo consiglio provinciale, ed è ‘oppresso’ da una campagna di pubblicizzazione mai così intensa.
Ora, mi ritrovo ad avere in mano un discreto numero di fogli, volantini di questa e di quella fazione politica, quando all’improvviso mi accorgo di una cosa. Tutti i volantini sono, giustamente, scritti in italiano e in tedesco in modo tale da poter essere letti da tutto l’elettorato.
Tutti, tranne quello dei Freihetlichen (liberali, la destra tedesca) e quello della Volkspartei, attuale partito di maggioranza che punta alla rielezione, che stampano i loro volantini solo in lingua tedesca.
Nel caso di questi ultimi, il tutto è reso ancora più grave da un inquietante “Unser Vaterland Österreich”, cioè “La nostra patria Austria”, che si commenta da solo.
Inutile dire che la mia reazione è quella di provare una certa insofferenza: per quasi due terzi, Bolzano è di madrelingua italiana, quindi chi mi spiega il perchè di questa scelta?
Inutile giustificarsi anticipando l’arrivo di un volantino bilingue, visto che è già stato distribuito anche nei quartieri a maggioranza italiana. Pare oltretutto che gli italiani che votino per la Volkspartei siano in costante aumento percentuale, e questa, messo in relazione con ‘la nostra patria austria’, è roba da mettersi le mani nei capelli.
Ma indipendentemente dai propri ideali a riguardo, credo si tratti innanzitutto di una questione di rispetto.
Uno dei temi principali che viene trattato in questi giorni di campagna elettorale è proprio quello dell’abbattimento delle barriere linguistiche in tutto l’Alto Adige, e di una conseguente europeizzazione della regione. Ma come si puo parlare di abbattimento delle barriere, se giorno dopo giorno queste vengono alzate a dismisura? Di per se’ una definitiva convivenza pacifica tra le due etnie sarebbe possibile e soprattutto opportuna; ma in questa precaria situazione di sopportazione reciproca, a complicare le cose ci pensa chi invece dovrebbe semplificarle.
Questo dovrebbe far pensare riguardo i reali obiettivi dell’attuale maggioranza.
Insomma, per la Volkspartei si aggiunge una nuova gaffe dopo la batosta subita nell’occasione del referendum su Piazza della Vittoria. (Ricordate? La geniale idea di trasformarla in ‘Piazza della Pace’ in nome della pacifica convivenza…)
Fino ad ora la vicenda non è stata commentata da alcuna fazione politica, quasi non si volessero far saltare le alleanze strategiche che, al contrario di quanto si possa pensare, non coinvolgono solo la coalizione dei partiti di sinistra. Ed è proprio a causa di queste alleanze, di queste strizzatine d’occhio, che da lungo tempo a Bolzano la maggioranza italiana è costretta a vivere come una minoranza.
E i cittadini, gli elettori e i futuri elettori, ringraziano.
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<div slign=left>Sha Gojyo, Bolzano</p>