Tibet, il dramma dimenticato

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<p></br>“Nel 1995 il Dalai Lama riconobbe come 11ma reincarnazione del Panche Lama il piccolo Gedhun Choekyi Nyima, di 6 anni. Le autorità cinesi lo hanno fatto sparire e nessuno sa dove sia.
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Negli ospedali in Tibet la Cina non manda medici ma continua a costruire centrali nucleari sulle sponde di laghi inviolati, per non parlare della famosa ferrovia che collega Lhasa a Pechino. Presentata al mondo come un esempio, non è altro che un mostro al servizio dei cinesi.
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Per la prima volta un esule tibetano ha deposto in un aula di tribunale in Spagna e a Cina ha già minacciato sanzioni economiche contro i Paesi che seguiranno quest’esempio.
In tutto questo tempo avete forse visto la sinistra pacifista scendere in piazza per chiedere la fine dell'occupazione cinese in Tibet?</i>
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Tempo fa, quando ancora al Governo, regnava il Premier Berlusconi e Ministro degli Esteri era il Presidente Fini, la questione Tibet fu affrontata con una certo pragamatismo dovuto all'influenza dalla controparte: la Cina.
La risposta del Ministero, alle richieste di chi del Tibet era, ed è tutt'oggi amante, furono sollecite ma l'impegno per la tutela di quella che oggi è una minoranza nella Regione sud asiatica e tutt'ora rimasto al palo.

Durante una in una sua visita in Italia, il SS Dalai Lama fu accolto da esponenti dell'allora minoranza e da quelli dell'allora maggioranza, tutti entusiasti di conoscere e stringere la mano a quello strano personaggio che ha fatto del vero pacifismo nella sua opposizione alla repressione cinese.
In tutto questo tempo avete forse visto i no global pacifisti scendere in piazza per chiedere la fine dell'occupazione cinese in Tibet? Avete mai visto rifondazione comunista, comunisti italiani, verdi e compagnia cantante chiedere sanzioni per il Regime comunista, simil capitalista, cinese? Niente di tutto questo.
Da anni la sinistra pacifista ignora colpevolmente quello che accade in quella parte del mondo. Ignora i massacri compiuti contro i monaci tibetani in nome di un ateismo comunista che vuole cancellare ogni religione, ogni credo che puo costituire un pericolo verso i progetti del Regime di Pechino.


Avete mai sentito muovere delle critiche da parte dei verdi sugli scempi ecologici e faunistici che i cinesi stanno perpetrando in Tibet, costruendo centrali nucleari sulle sponde di quei laghi inviolati per millenni o per la costruzione della ferrovia che collega Lhasa a Pechino? Quest'opera, presentata al mondo come un esempio dell'evoluzione e dell'emancipazione tibetana non è altro che un mostro al servizio dei cinesi, che distrugge l'impatto ambientale di quelle montagne, che ignora il parere di quel popolo che per millenni ha deciso di vivere a contatto con l'ambiente così come l'aveva trovato alla nascita.
I tibetani di questa grande opera non potranno godere i frutti ma servirà solamente a Pechino per incrementare i propri guadagni. Il Tibet e il commercio tibetano dovrebbero avere lo sbocca naturale verso il mare. Verso l'Oceano Indiano non verso Pechino. Tutto questo non viene mai considerato.

Dobbiamo forse citare come i cinesi hanno cambiato l'alimentazione della Regione, provocando carestie e mal nutrizione: hanno imposto la coltivazione del riso, poco adatto alla crescita a quelle altezze, soppiando la coltura tradizionale dell'orzo.
Possiamo ricordare come l'istruzione sia totalmente basata sulle radici cinesi e i tibetani che vogliono istruire i propri figli secondo le proprie tradizioni, devono mandarli in una città indiana, in cui vi sono le scuole organizzate dagli esuli tibetani.

In Italia la maggior parte del popolo della sinistra inneggia alla libertà di culto ma nessuno ha protestato quando i monasteri dei Buddisti tibetani sono stati distrutti.

Forse sarà utile ricordare quello che è stato archiviato come il più giovane prigioniero di coscienza del mondo. Nel 1995 il Dalai Lama riconobbe come 11ma reincarnazione del Panche Lama il piccolo Gedhun Choekyi Nyima, di 6 anni. Le autorità cinesi lo hanno fatto sparire e nessuno sa dove sia. Si suppone che il ragazzo sia agli arresti domiciliari insieme ai suoi genitori. Solo Amnesty International lo ha definito 'il più giovane prigioniero di coscienza' al mondo.

Negli ospedali in Tibet non vi sono medici specializzati ma vi operano persone che qui sarebbero studenti ai primi anni di Medicina. Non sono impiegati in pronto soccorso o cose da poco ma intervengono in operazioni chirurgiche e tutto quello che un primario dovrebbe svolgere in un Ospedale.
Sarebbero tante le cose da denunciare, sarebbero tanti i crimini da stigmatizzare e perseguire. Solo la Spagna, da cui Zapatero ha suscitato tanta vergogna, è stato l'unico Paese in cui la magistratura ha aperto un processo per giudicare i dittatori cinesi per crimini contro l'umanità e genoicidio. Per la prima volta un esule tibetano ha deposto in un aula di tribunale. La Cina ha già minacciato sanzioni economiche contro i Paesi che seguiranno l'esempio e il primo che potrebbe essere colpito è proprio la Spagna. Ma va dato atto che un primo sasso è stato lanciato. Sta ora agli altri Paesi occidentale armarsi di coraggio e non nascondere la testa sotto la sabbia.

Salvatore "Sasso" Deidda </p>