w la pace che e' di moda
Questa e’ la mia filastrocca sulla moda della pace, che quando non fa comodo, la piazza e’ vuota e tutto tace.
Questa e’ la filastrocca dello schifo senza fondo, della coscienza acquistata al mercatino con lo sconto.
Questa e’ la filastrocca dell’imperante inerzia morale, che spesso impedisce di pensare,ma poi che bello, tutti in piazza a sventolare.
<p><p>Sarebbe meglio riacquisire una propria coscienza non solo la sua parvenza.
Sarebbe meglio manifestare, essere pacifisti in tutte le circostanze, non solo in particolari casi.
Sarebbe stato meglio manifestare anche quando c’era la guerra in Serbia, ma stranamente nessuno ha protestato.
Sarebbe stato meglio il contrario, perche’ allora e’ legittimo che sorga il dubbio che quando la manifestazione e’ per la pace ma anche contro gli USA c’e’ chi gode di piu’ a manifestare.
Sarebbe meglio ricordare che in quel frangente c’era al governo la sinistra di quelli che erano in piazza il 15 febbraio.
Sarebbe meglio essere piu’ sinceri con se stessi, perche’ essere pacifista e’ molto piu’ difficile ed impegnativo di quello che sembra.
Sarebbe meglio dare meno importanza allo slogan e piu’ al contenuto, sarebbe ancora meglio evitare che MTV colorasse la sua sigla dello stesso colore della bandiera della pace, sminuendo cosi’ il messaggio.
Sarebbe meglio che invece di fare questi gesti molto “cool”, ma che non servono a nulla, svolgesse la sua unica mansione: trasmettere programmi musicali. Sarebbe meglio, perche’ cosi’ non si vedrebbero piu’ orde di teenagers che urlano slogan antiamericani calpestando il suolo di Roma con l’ultimo modello di Nike ai piedi e andando a riempire il pancino da Mc Donalds per merenda. Non che sia vietato comprare le nike o mangiare il cheesburgher, ma molti dubbi sorgono spontanei riguardo la chiarezza di idee in molte “menti fertili”. Sarebbe meglio se si riuscisse a elaborare un proprio pensiero e con quello partecipare con la folla, non il contrario.
Sarebbe stato meglio manifestare per la pace anche quando la Cina ha sterminato (e continua tuttora a sterminare) migliaia di monaci e civili Tibetani, manifestare anche quando la Russia ha trucidato migliaia di civili Ceceni piu’ per difendere l’onore ferito che per motivi prettamente economici.
Sarebbe stato meglio manifestare anche per il popolo Iracheno sottoposto a 30 anni di embargo da parte degli Stati Uniti, ma anche contro un simpatico dittatore dai baffetti neri di nome Saddam reo di aver ammazzato centinaia di civili Iracheni in nome del suo dominio.
Sarebbe stato giusto far sentire la protesta anche nei confronti di Tareq Aziz, (secondo di Saddam), mentre era a Roma a discutere e a mangiare, ma tanto avra’ protestato chi, avendogli stretto la mano, l’avra’ vista sporca di sangue del popolo Iracheno.
Sarebbe meglio non rischiare di trasformare certi carnefici in vittime, perche’ la faziosita’ non porta da nessuna parte.
Sarebbe meglio manifestare sempre, sarebbe meglio vedere una sola bandiera, quella dell’alrcobaleno, e non quelle di Che Guevara o del PCI, perche’ questi personaggi o queste ideologie, con il pacifismo, non hanno proprio tante cose in comune.
Sarebbe stato meglio non vedere alle manifestazioni gente che indossava simboli indiscutibilmente simili a quelli indossati da chi, durante la manifestazione Romana a ricordo delle vittime delle Twin Towers, preferiva contromanifestare ineggiando ai terroristi palestinesi contro i sionisti.
Sarebbe meglio impegnarsi piu’ profondamente per capire che non basta pronunciare una parola o urlare uno slogan per essere pacifista perche’ se la pace non sussiste, in qualche modo bisogna crearla e mantenerla eventualmente anche con l’intervento armato.
Sarebbe meglio capire anche che non basta scendere in piazza per essere pacifista cosi’ come sarebbe meglio comprendere che chi non e’ sceso in piazza non deve essere per forza un guerrafondaio.
Sarebbe meglio farsi un esame di coscienza collettivo per scoprire chi di noi e’ effettivamente pacifista nella vita di tutti i giorni, nei rapporti con il prossimo.
Sarebbe meglio rifiutare gli slogan semplici e urlati, perche’ come quelli di mtv, a mio parere, non servono a nulla. Servono solo a generalizzare, a perdere di vista la fonte del problema, a non trovare la soluzione pratica per la sua risoluzione.
Sarebbe meglio se fossimo un po’ diversi, meno vanitosi e superbi tanto da pensare di sentirci cosi’ bene con noi stessi solo per aver partecipato ad una giornata diversa dalle altre quando poi ritorniamo ad essere dei borghesucci immersi nel nostro agio misto menefreghismo che ci ha caratterizzato e continua a farlo.
Noi italiani, sempre maestri nell’arte del manifestare,del commemorare sempre schierati sul campo di battaglia, peccato pero’che il piu’ delle volte rimaniamo solo schierati….In fin dei conti se tutti fanno cosi’, urliamo “viva la pace senza se senza ma “ che e’ un bello slogan ,suona bene ed e’ anche di moda….!
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