ORGANIZZIAMO IL PRIMO TEA PARTY ITALIANO. CHI CI STA?
Un tea party in Italia? La domanda, che già circola in alcuni blog di amici liberali, merita non solo di essere rilanciata ma anche di trovare il suo approdo finale in un progetto concreto. Vorremmo dunque proporre ufficialmente, ai tanti che ogni giorno lavorano, scrivono e lottano per la libertà economica e politica, una manifestazione nazionale.
La proponiamo a Milano e la proponiamo ad ottobre 2010, in occasione della conferenza di Student for Liberty alla Bocconi, promossa dall'amico Cordasco, da cui ci è pervenuto il suggerimento in merito al luogo e al momento. Abbiamo abbastanza tempo per dare vita ad un evento unico nel suo genere per l'Italia, una manifestazione che non diventi una brutta copia dei Tea Party anti-Obama ma che, da quelle sensibilità, tragga ispirazione ai fini di colmare l'assenza, nel nostro paese, di una risposta liberale, liberista e libertaria all'attuale crisi economica e al gravissimo - e quanto mai preoccupante - ritorno dello stato nell'economia italiana.
1) Una manifestazione che riunisca per la prima volta tutte le anime della galassia liberale, libertaria e conservatrice italiana. Non vogliamo qui citare nessun gruppo o movimento ma sappiamo che solo dallo sforzo congiunto - intellettuale ed organizzativo - di tutte queste realtà, il sogno del primo Tea Party italiano si potrà concretizzare.
2) Una manifestazione apartitica ma aperta a tutti quei rappresentanti delle istituzioni, locali e nazionali, che vogliano dimostrare pubblicamente, con la loro adesione, un impegno concreto nel promuovere l'evento e nel lottare a favore delle istanze di cui esso si fa carico.
3) Una manifestazione contro lo stato, non contro una casta a favore di un'altra, ma contro il sistema politico italiano che ha portato e sta portando il paese alla rovina: nel 2010 l'Italia è settantaquattresima per la libertà economica, secondo l'Indice elaborato da Heritage Foundation e Wall Street Journal, in collaborazione con l'Istituto Bruno Leoni per l'Italia.
4) Una manifestazione contro l'attuale ministro dell'economia Giulio Tremonti, colpevole due volte: la prima di aver tradito le proprie idee liberali e, la seconda, di aver mantenuto (e di mantenere attualmente) una condotta dissennata, lontana non solo da qualsivoglia spirito liberale ma anche priva di una qualsivoglia spinta riformatrice.
5) Una manifestazione contro le tasse: il socio invisibile che si prende oltre il 50% del frutto del tuo lavoro, del tuo impegno e del tuo tempo, rubandoti la speranza e il futuro.
6) Una manifestazione dei figli contro i padri: di una generazione a cui sono stati consegnati tempi difficili e che non chiede più intervento dello stato, più assistenzialismo e tutele sociali da parte dei "vecchi", ma chiede soltanto la libertà di scegliere autonomamente il proprio futuro: dalla scuola, alla sanità, alla pensione, fino a tutti quei campi in cui lo stato è ancora padrone delle nostre vite. Una generazione che vuole svecchiare l'attuale sistema italiano: non sostituendosi ai chi c'è già, ma rimuovendo e annullando l'esistenza stessa degli incarichi e delle poltrone di questi vecchi.
7) Una manifestazione per promuovere la responsabilità e l'autonomia personale: non c'entrano i bamboccioni, c'entra la volontà di comprendere e far comprendere che un'alternativa all'attuale sistema esiste e non passa da un governo migliore, ma da uno che governi meno.
Apriamo dunque il dibattito: avanti con le idee e le proposte per la manifestazione. In poche parole, dimmi: ci stai?
La redazione di Ultimathule.it
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